La lesione del sovraspinato: capirla per curarla meglio

 



Spalla dolorante, movimenti limitati, difficoltà anche nei gesti più semplici come vestirsi o alzare il braccio? Potrebbe trattarsi di una lesione del muscolo sovraspinato, una delle cause più comuni di dolore alla spalla. In questo articolo vogliamo aiutarti a capire cosa significa, cosa comporta e come affrontarla nel modo più efficace possibile.

Cos’è il sovraspinato e perché è importante

Il sovraspinato è uno dei quattro muscoli che compongono la cuffia dei rotatori, un gruppo fondamentale per il movimento e la stabilità della spalla. Lavora soprattutto nei movimenti di sollevamento del braccio, ma collabora anche per mantenere l’omero ben centrato nella sua sede.

Quando questo muscolo (o più precisamente il suo tendine) si danneggia, possono comparire dolore, debolezza, rigidità e difficoltà nei movimenti quotidiani.

Perché si rompe il sovraspinato?

Le cause possono essere diverse:

  • Trauma acuto: una caduta o uno sforzo improvviso possono provocare una rottura improvvisa, più frequente nei soggetti giovani.

  • Degenerazione nel tempo: con l’età, il tendine si può indebolire e lesionare anche con piccoli movimenti. Questo è comune sopra i 60 anni.

  • Fattori di rischio: fumo, diabete, ipertensione, sovraccarichi ripetuti (ad esempio nello sport o in certi lavori), ma anche l’età e la ridotta vascolarizzazione del tendine.

Quali sono i sintomi?

I pazienti spesso riferiscono:

  • Dolore alla spalla, soprattutto di notte o in alcune posizioni (come dormire sul lato interessato);

  • Debolezza nei movimenti, soprattutto nel sollevare il braccio lateralmente;

  • Difficoltà nei movimenti overhead (sopra la testa);

  • In certi casi, impossibilità a muovere il braccio se la lesione è estesa.

Come si diagnostica?

Oltre all’esame da parte del fisioterapista o del medico, gli esami strumentali più utili sono:

  • Ecografia: utile, economica e dinamica, ma operatore-dipendente.

  • Risonanza Magnetica (RM): lo strumento più accurato per valutare dimensione della lesione, retrazione del tendine e qualità del muscolo.

Serve sempre l’intervento chirurgico?

Assolutamente no. Moltissime lesioni, soprattutto se parziali o in pazienti anziani con richieste funzionali basse, possono guarire con un buon percorso di fisioterapia. L’intervento può essere valutato in caso di:

  • lesione estesa e dolorosa che limita la vita quotidiana;

  • fallimento della riabilitazione;

  • pazienti giovani e sportivi con trauma acuto.

La riabilitazione: un percorso su misura

Sia nel trattamento conservativo che dopo un’eventuale operazione, la fisioterapia è fondamentale. Gli obiettivi principali sono:

  • Ridurre il dolore;

  • Recuperare la mobilità articolare;

  • Rinforzare i muscoli che stabilizzano la spalla;

  • Riportarti, passo dopo passo, alle tue attività quotidiane o sportive.

La riabilitazione deve rispettare i tempi biologici di guarigione e adattarsi alle caratteristiche di ogni persona. Il fisioterapista ti guiderà con gradualità, evitando di forzare la spalla troppo presto, ma senza lasciarla inattiva troppo a lungo.

Cosa posso fare intanto?

Ecco alcuni consigli pratici:

  • Evita i movimenti che provocano dolore (soprattutto quelli “overhead”);

  • Applica ghiaccio nei momenti di dolore acuto;

  • Mantieni attivi gomito, polso e mano;

  • Rivolgiti a un professionista esperto che possa aiutarti a costruire un programma su misura per te.

Il supporto delle microcorrenti nel recupero

Tra gli strumenti utilizzati in fisioterapia per accelerare la guarigione, le microcorrenti (MENS – Microcurrent Electrical Neuromuscular Stimulation) si stanno dimostrando particolarmente utili. Si tratta di impulsi elettrici a bassissima intensità, non percepibili dal paziente, che stimolano il metabolismo cellulare, riducono l’infiammazione e favoriscono la rigenerazione dei tessuti. Diversi studi hanno evidenziato che le microcorrenti possono alleviare il dolore, migliorare la cicatrizzazione dei tendini e accelerare i tempi di recupero, soprattutto se applicate nelle fasi iniziali della riabilitazione o dopo un intervento chirurgico. Sono totalmente indolori, non invasive e spesso ben tollerate anche da pazienti anziani o sensibili. L’applicazione va sempre programmata e monitorata da un professionista esperto, che saprà integrarla al meglio nel tuo percorso terapeutico.

In conclusione

Le lesioni del sovraspinato sono frequenti, ma possono essere affrontate con efficacia grazie a una diagnosi precisa e a un piano terapeutico personalizzato. Non lasciare che il dolore diventi cronico: ascolta il tuo corpo e affidati a mani esperte.

La spalla è fatta per muoversi: con il giusto percorso, potrai tornare a farlo senza paura.


Dr.ssa FT Barbara Matteucci

Via della Mazzetta 2A VITERBO

+39 3286738583

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