Parkinson: quali benefici dal Qi Gong?



Qi Gong è il nome generico di una antichissima ginnastica di origine cinese, che potenzia il corpo e la mente attraverso l'unificazione di movimento, respiro e pensiero. Qi Gong significa genericamente "lavoro (Gong) sull'energia (Qi)" ma meglio sarebbe dire "acquisire padronanza dell'energia vitale".

In effetti gli esercizi utilizzati nel Qi Gong fanno riferimento alla Medicina Tradizionale Cinese e ai meridiani del corpo. Il Qi (la nostra energia vitale, acquisita con il respiro, l'alimentazione e l'esposizione ai diversi stimoli visivi, uditivi, ecc.) scorre attraverso i nostri meridiani. Ogni meridiano contiene numerosi punti energetici, gli stessi utilizzati a scopo terapeutico dall'agopuntura. Ma i meridiani e i relativi punti possono anche essere stimolati da movimenti delicati e focalizzati: questo è ciò che fa il Qi Gong. Questa ginnastica energetica utilizza la consapevolezza e l'attenzione al movimento per armonizzare corpo e mente.


Esistono innumerevoli forme di Qi Gong, ma tutte si basano su movimenti abbastanza lenti, consapevoli, connessi al respiro. Sono esercizi di mobilizzazione di muscoli ed articolazioni, di coordinazione ed equilibrio. Spesso vengono utilizzati anche suoni emessi dal praticante per stimolare ulteriormente l'energia o per purificarla.

Il Qi Gong è utile per le persone con Parkinson?
Molti studi recenti e meno recenti dimostrano chiaramente i benefici di una pratica costante del Qi Gong per le persone con Parkinson.

In particolare, confrontando un gruppo trattato esclusivamente con farmaci con un altro trattato con farmaci e al quale è stato fatto praticare Qi Gong per 10 settimane 5 ore a settimana, si è è vista una sostanziale invariabilità dei sintomi nei pazienti appartenenti al gruppo trattato solo farmacologicamente. Il gruppo che ha praticato Qi Gong per 10 settimane ha invece mostrato un significativo miglioramento nel tono muscolare, nel cammino, nella coordinazione mano-occhio, nella stabilità e nell'equilibrio(1).

I ricercatori ritengono, inoltre, che 10 settimane (2 mesi e mezzo) siano poche e che, prolungando il tempo della pratica, i risultati potrebbero essere ancora più importanti.

Nella mia pratica professionale utilizzo il Qi Gong molto spesso con le persone con Parkinson, almeno con quelle che rientrano fino allo stadio 3/4 della scala Hoehn e Yahr ed i risultati a volte sono incredibili! La persona acquisisce maggiore consapevolezza del proprio corpo, iniziandolo a percepire di più, e in questo modo è in grado di migliorare l'equilibrio, camminare in modo più fluido ed utilizzare le mani in modo più efficace.

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