Il corpo ricorda: perché la lombosciatalgia a volte non guarisce completamente


La lombosciatalgia è una delle condizioni più comuni trattate in fisioterapia. Si presenta spesso con un dolore che parte dalla zona lombare e si irradia lungo il nervo sciatico fino alla gamba. Molti pazienti, dopo una prima fase acuta, sperimentano un miglioramento significativo, ma lamentano che “quel fastidio alla schiena non va mai via del tutto”. Perché succede?


1. Il dolore non è solo un sintomo fisico


Il dolore è una risposta complessa, che coinvolge non solo il tessuto lesionato ma anche il sistema nervoso e persino le emozioni. Dopo un episodio acuto, il cervello può mantenere una “memoria del dolore”, amplificandone la percezione anche quando l’infiammazione si è risolta. È come se il corpo rimanesse in uno stato di allerta, pronto a difendersi da un pericolo che ormai non c’è più.


2. I meccanismi di compenso posturale


Quando si avverte dolore, il corpo tende a modificare il proprio modo di muoversi e di stare in piedi per proteggere l’area dolente. Questo può generare delle compensazioni, spesso inconsapevoli, che alterano l’equilibrio globale e causano tensioni in altre zone del corpo. Se non vengono rieducati i movimenti abituali, il disagio può persistere anche dopo la guarigione dei tessuti.


3. Il ruolo del tessuto connettivo e delle aderenze


In seguito a un’infiammazione o a un sovraccarico, il tessuto connettivo (fasce, legamenti, muscoli) può perdere elasticità. Si formano rigidità o micro-aderenze che limitano il movimento e mantengono uno stato di fastidio cronico. Anche se l’ernia o l’irritazione del nervo si è risolta, il corpo può rimanere “contratto” in alcune zone, continuando a generare segnali di disagio.


4. Lo stile di vita e il carico quotidiano


Una volta tornati alle attività di sempre, si tende a dimenticare quanto sia importante il recupero completo. Ore seduti, posture scorrette, sforzi improvvisi o stress emotivo possono riaccendere una sintomatologia di basso grado. Il dolore residuo, in questi casi, è un segnale che invita ad ascoltare il corpo, rallentare e prendersi cura della propria postura e dei propri movimenti.


5. Il tempo biologico del corpo


Ogni corpo ha i suoi tempi. Anche dopo che i sintomi principali si sono attenuati, i tessuti profondi continuano a rigenerarsi. Alcuni dolori “di sottofondo” sono semplicemente parte di questo processo di guarigione, che può durare settimane o mesi. La fisioterapia accompagna questo percorso, aiutando il corpo a ritrovare il suo equilibrio naturale.


Conclusione


Un leggero dolore che rimane dopo una lombosciatalgia non è per forza un segnale di allarme, ma può essere l’occasione per ascoltarsi meglio. Con un percorso di fisioterapia mirato, che include rieducazione posturale, mobilità dolce, lavoro sul respiro e sulla consapevolezza corporea, è possibile completare la guarigione e prevenire nuove recidive.


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