Cicli infiammatori e stati emotivi: verso una comprensione integrata del corpo che sente
Introduzione
L’infiammazione è una risposta biologica fondamentale, che consente al corpo di difendersi, riparare i tessuti e ristabilire l’equilibrio. Tuttavia, in molte condizioni cliniche — soprattutto nei disturbi muscolo-scheletrici, articolari e funzionali — si osservano cicli infiammatori che sembrano rispondere non solo a stimoli fisici, ma anche a fattori emotivi e psicosociali. In questo articolo esploriamo, da una prospettiva integrata, il legame tra stati mentali, emozioni e infiammazione, soffermandoci in particolare sulla durata ciclica di alcuni processi infiammatori, che in numerosi casi si aggira attorno alle due-tre settimane.
Il ruolo dell’infiammazione nei processi di adattamento
L’infiammazione non è sempre patologica. In acuto, rappresenta un meccanismo adattativo volto a contenere il danno e promuovere la guarigione. Le fasi classiche includono:
- attivazione vascolare e cellulare,
- rilascio di mediatori pro-infiammatori (citochine, prostaglandine, istamina),
- richiamo delle cellule immunitarie,
- risoluzione o transizione verso una forma cronica o subacuta.
Quando l’infiammazione persiste o si ripresenta ciclicamente, è segno che qualcosa nell’equilibrio sistemico (non solo fisico) non sta funzionando in modo armonico.
Stress, emozioni e infiammazione: il legame psico-neuro-immunitario
Numerosi studi nell’ambito della psiconeuroimmunologia (PNI) dimostrano che stati emotivi intensi o cronici — come ansia, rabbia trattenuta, tristezza profonda, conflitti irrisolti — modulano direttamente l’attività infiammatoria. Questo avviene attraverso:
- l’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) con produzione di cortisolo e altri mediatori,
- l’interazione tra sistema nervoso autonomo e tessuti immunocompetenti (es. cute, mucose, articolazioni, intestino),
- l’aumento di citochine pro-infiammatorie come IL-6, TNF-α, IL-1β in risposta allo stress emotivo.
Lo stress acuto può scatenare infiammazioni transitorie, mentre quello cronico contribuisce al mantenimento di infiammazioni subcliniche di basso grado.
Cicli infiammatori di tre settimane: osservazioni cliniche e ipotesi teoriche
In contesti clinici e riabilitativi si osservano spesso cicli infiammatori della durata di 2–4 settimane, anche in assenza di un danno strutturale evidente. Tali cicli possono coincidere con:
- eventi stressanti recenti,
- vissuti emotivi intensi,
- fasi del ciclo mestruale o cambi stagionali,
- crisi relazionali o sovraccarichi psicoenergetici.
Una possibile interpretazione è che il corpo esprima attraverso l’infiammazione una necessità temporanea di riorganizzazione, sia sul piano fisiologico che simbolico. La durata di circa tre settimane potrebbe rappresentare un tempo biologico e psico-emotivo di “digestione” di un conflitto o di una richiesta adattativa non elaborata.
E se l’infiammazione dura di più?
Quando l’infiammazione si prolunga oltre le tre settimane e si stabilizza nel tempo, è importante considerare la possibilità che non si tratti più solo di una risposta biologica transitoria, ma di un processo che coinvolge circuiti di cronicizzazione.
Dal punto di vista integrato, ciò può derivare da:
- emozioni cristallizzate (es. rifiuto, colpa, paura),
- memorie traumatiche non elaborate che continuano a influenzare la risposta neuro-immunitaria,
- schemi corporei rigidi o disconnessione sensoriale che impediscono il naturale fluire e risolversi dell’informazione infiammatoria.
In questi casi, l’intervento fisioterapico può includere non solo il trattamento della disfunzione locale, ma anche tecniche di ascolto profondo, movimenti consapevoli, pratiche respiratorie, o l’integrazione con discipline come il Focusing, il Somatic Experiencing o il Qi Gong terapeutico.
L’obiettivo non è solo calmare l’infiammazione, ma aiutare il corpo a “raccontare” ciò che ha trattenuto, affinché possa ritrovare la sua fluidità.
Il corpo come campo di risonanza
Un approccio olistico alla fisioterapia considera il corpo come sede viva di emozioni, memorie e processi energetici. In quest’ottica:
- l’infiammazione può essere vista come espressione di una tensione non risolta tra dentro e fuori, tra ciò che si sente e ciò che si può esprimere;
- i cicli infiammatori non sono solo da “spegnere”, ma da ascoltare, accompagnare e integrare nel percorso terapeutico.
Tecniche corporee dolci, ascolto empatico, respirazione consapevole e dialogo mente-corpo possono diventare strumenti preziosi per favorire la risoluzione naturale dell’infiammazione e il recupero della piena vitalità.
Conclusione
Comprendere l’infiammazione in modo sistemico e integrato significa andare oltre la dicotomia tra corpo e mente. Riconoscere che le emozioni influenzano i tessuti, e che il corpo possiede una sua ciclicità biologico-emotiva, può arricchire profondamente la pratica fisioterapica. I cicli infiammatori di tre settimane, lontani dall’essere semplici anomalie, possono essere letti come occasioni di ricalibrazione profonda, che il corpo ci invita a onorare con attenzione, competenza e presenza.
Bibliografia essenziale
- Ader, R., Felten, D.L., & Cohen, N. (2001). Psychoneuroimmunology (3rd ed.). Academic Press.
- Slavich, G.M., & Irwin, M.R. (2014). From stress to inflammation and major depressive disorder: a social signal transduction theory. Psychological Bulletin, 140(3), 774–815.
- Dantzer, R., et al. (2008). From inflammation to sickness and depression: when the immune system subjugates the brain. Nature Reviews Neuroscience, 9(1), 46–56.
- Tracey, K.J. (2002). The inflammatory reflex. Nature, 420(6917), 853–859.
- Black, D.S., & Slavich, G.M. (2016). Mindfulness meditation and the immune system: a systematic review. Annals of the New York Academy of Sciences, 1373(1), 13–24.
- Benedetti, F. (2012). Placebo Effects: Understanding the mechanisms in health and disease. Oxford University Press.
- McEwen, B.S. (2006). Protective and damaging effects of stress mediators: central role of the brain. Dialogues in Clinical Neuroscience, 8(4), 367–381.
Dott.ssa Ft. Barbara Matteucci
Via della Mazzetta 2A Viterbo
3286738583
Commenti
Posta un commento